Apple WWDC 2012: novità anche sul fronte mappe
Durante il WWDC 2012, tra le altre novità, Apple ha presentato ufficialmente la sua soluzione di mapping per il mobile
La parte relativa alle mappe inizia intorno al minuto 98.30.
Fonte: Apple
Utilizzo del crowdmapping in ambito sanitario: il progetto AED4.us
Partendo dal presupposto che utilizzando uno smartphone sia possibile localizzare “risorse” di interesse nell’intorno della nostra posizione corrente, Lucien Engelen ha presentato al TED un’interessante proposta progettuale che mira, sfruttando il crowdmapping, a realizzare una mappa dei defibrillatori. Il progetto si chiama AED4.us
Ecco invece il video presentato ao TED
Di particolare interesse anche i commenti al video, in particolare quelli legati agli aspetti della privacy.
Fonte: TED
Segnalazioni sul territorio, disaster management, ecc ..: lo standard OGC GeoSMS può essere utile
Tra i vari standard proposti da OGC il GeoSMS è probabilmente poco noto e ancora a livello di “candidate”, ma potrebbe rivelarsi particolarmente utile e interessante se utilizzato per raccogliere segnalazioni sul territorio in particolare se associato a dispositivi mobili dotati di GPS, come i sempre più diffusi smartphone e ad app dedicate che semplifichino la raccolta georiferita e multimediale di informazioni / eventi.
Ecco un piccolo video che illustra come e in quali situazioni si potrebbe utilizzare e sfruttare il protocollo
Il seguente post si illustra come la piattaforma Ushahidi intenda includere il supporto del protocollo all’interno della sua soluzione mobile così che possa essere utilizzata in contesti diversi per raccogliere informazioni geo-taggate.
Fonte: Ushahidi Blog
Social Networking, geo-localizzazione e privacy: scegliamo consapevolmente?
Creepy è un pacchetto software per Windows o Linux (in corso in porting per MacOS), il cui obiettivo è quello di analizzare le “tracce” lasciate da un individuo sui servizi di social networking utilizzando l’informazione pubblica resa disponibile riportando su una mappa l’insieme delle loro geo-localizzazioni.
E’ possibile, infatti, inserire uno username Twitter o Flickr (o utilizzare l’utility di ricerca predefinita), utilizzare il bottone “Geolocate Target” e Creepy, sfruttando le API pubbliche offerte dai servizi di social networking recupera, ogni foto o tweet che sia stato pubblicato da quello username analizzando per ognuno di questi un elemento cruciale dell’informazione: la localizzazione dell’utente nel momento in cui la foto o il tweet è stato pubblicato.
Mentre il settaggio della geo-localizzazione su Twitter è opzionale, per le immagini acquisite con uno smartphone questo, in modo completamente trasparente all’utente, registra l’informazione della localizzazione nel campo EXIF dell’immagine. Creepy individua le foto, effettua il download, e ne estrae l’informazione della localizzazione (nota: ok ci sono tool che permettono di eliminare l’informazione della geo-localizzazione dall’immagine della fotografia ma quanti, soprattutto tra i più giovani che sono la base degli utenti dei social network, li utilizzerebbero?)
Terminata l’elaborazione il prodotto presenta una mappa che visualizza ogni geo-localizzazione trovata.
Mentre la singola localizzazione di un tweet o di una fotografia potrebbe non dire molto, il vedere l’insieme di tutte queste informazioni su una mappa rivela molto di più. Leggi tutto…
Sviluppo di applicazioni su piattaforma mobile: quali soluzioni?
La sempre più ampia diffusione di dispositivi mobili, siano essi smartphone o tablet (vedi i dati riportati del numero di possessori di smartphone nel mercato USA nel mio recente post), apre grandi opportunità a tutti coloro che hanno come business quello di creare applicazioni con cui offrire servizi da “consumare” attraverso questi dispositivi.
Si stima, infatti, che il mercato del mobile entro pochi anni supererà (sostituirà?), quello dell’attuale personal computer, ampliandone e diffondendone l’uso e quindi la potenzialità di usare, fruire e consumare servizi siano essi gratuiti e/o a pagamento.
Le applicazioni e servizi offerti per il mobile devono affrontare una sfida molto difficile: fornire informazioni / tools tenendo in considerazione gli aspetti legati a chi, dove, quando e cosa un utente sta facendo, operare nelle condizioni più “ostili”, distribuirle il più rapidamente possibile, a costi sempre più bassi e competitivi ad una comunità di utenti con aspettative sempre più ampie.
Chi debba realizzare le applicazioni / servizi di riferimento deve al tempo stesso tenere in forte considerazione e dimostrare di saper governare al meglio, l’eterogeneità del mondo mobile che è amplissima: dispositivi, sistemi operativi, linguaggi di sviluppo, diverse UI, tipologia di applicazioni (web app? app native?), ecc …
Più quanto realizzato è in grado di operare in modo indistinto sui diversi dispositivi e piattaforme (trasversalità), sfruttandone al tempo stesso le peculiarità (versatilità), maggiore e il potenziale di diffusione di quell’applicazione.
Non esiste al momento “la” soluzione e questo post cerca di analizzare quello che è lo stato dell’arte cercando di dare spiegazioni e motivazioni, evidenziando punti di forza e limiti delle possibilità attuali. Resta il mito del “write once, run everywhere” vedremo nel seguito se raggiungibile o meno.
Occorre poi considerare che questo mondo è in vertiginosa evoluzione e quindi potrei essere rapidamente smentito nelle mie affermazioni quindi, al netto delle cose qui affermate e dei riferimenti che riporterò, …. stay tuned!! Leggi tutto…
Augmented Reality: esempio di possibili applicazioni?
Su All Points Blog è comparso un bel video che illustra delle possibili applicazioni della realtà aumentata.
Il filmato può sembrare molto di “marketing” ma è ben fatto e le applicazioni illustrate in alcuni casi sarebbero in effetti trasformabili in applicazioni reali.
Ecco il video
Fonte: All Points Blog
Automotive e Realtà Aumentata
Recentemente sulle rete sono apparsi un paio di video interessanti relativi ad automotive e uso della realtà aumentata.
Il primo è relativo ad un’app Android realizzata da Wikitude che ntegra la funzionalità di navigatore satellitare nella telecamera dello smartphone. Ecco il video di presentazione
Al tempo stesso Toyota ha presentato un prototipo di simulazione statica che illustra come un domani si potranno utilizzare i finestrini di un auto come schermo per la realtà aumentata. Ecco il video di presentazione
Fonte: All Point Blog
Realtà Aumentata & Smartphones: stato dell’arte delle tecnologie
Sino a non molto tempo fa la realtà aumentata era più che altro una tecnologia sperimentale da usare in qualche laboratorio o nell’ambito di conferenze, demo, ecc … ,per catturare l’attenzione degli astanti.
Con l’evoluzione tecnologica da un lato e con la sempre maggiore diffusione di dispositivi mobili sempre più potenti quali gli smartphone dall’altro, quest’approccio sta diventando una opportunità da sfruttare anche in casi di utilizzo reale.
Mi sono imbattuto in un interessante post pubblicato su Geo_Mobile Blog in cui si fa il punto della situazione relativo allo stato dell’arte delle tecnologie per la realtà aumentata su smartphone.
Il report è stato commissionato da UKOLN per il JISC Observatoryed è stato scritto da Ben Butchart per EDINA basata presso l’Universitàdi Edinburgo.
La versione finale del documento è stata pubblicata il 18 Maggio 2011.
Fonte: Geo_Mobile Blog