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Archive for the ‘ESRI’ Category

Esporre GeoJSON da repository geospaziali: ESRI suggerisce KOOP


Negli ultimi tempi stanno emergendo diverse iniziative sul fronte dell’uso di repository, esempio GitHub, per le gestione in versionamento dei dati spaziali.

L’inziativa maggiore è a carico di OpenGeo con GeoGit, ancora in alpha version ma con periodici aggiornamenti. Per chi interessato ho già pubblicato un post di dettaglio.

Tuttavia questa non è l’unica iniziativa, c’è un certo fervore intorno all’argomento. Provo a riassumere alcune news apparse anche recentemente:

Ora anche ESRI entra nella partita con una soluzione open source denominata Koop e pubblicata sul proprio ESRI GitHub pubblico.

Koop permette di esporre dati geografici mantenuti su repository quali Gist o GitHub, in formato GeoJSON o GeoServices Feature Service, e di interrogarli via API.

Koop-ArchitectureIn questa prima release sono stati realizzati i seguenti Data Adapters:

E’ comunque possibile dei data adapters custom.

Il prodotto è distribuito con licenza Apache License Version 2.0.

Il codice sorgente del prodotto è disponibile su ESRI GitHub.

 

 

Categorie:ESRI, Open Source, Progetti Tag:,

Un po’ di GeoNews …


Ho raccolto alcune “geonews” di personale interesse apparse in questi giorni:

  • OpenStreetMap: pubblicato lo stato dell’arte del progetto e i futuri trend di questo progetto di volunteered geographic information (VGI) (fonte @pascal_n)
  • QGIS: video di come l’Ordinance Survey utilizza QGIS. Di particolare interesse l’uso degli stili ufficiali rilasciati in modalità libera in formato SLD e scaricati 1.300 volte (vedi precedente post). Utilizzo del Print Composer (fonte @timlinux)
  • ESRI: progetti Javascript open source (non tutti legati alle tecnologie ESRI ….), disponibili su ESRI GitHub  (fonte @JimBarry)
  • Open Data? Big Data? Open Government Data? Un ottimo articolo che ne spiega i concetti (fonte @Lebowskiana)
  • OpenStreetMap: offline renedering e routing su dati OSM con libosmcout (libreria open source su sourceforge) (fonte @simonecortesi)
  • Merano real time bus: mobilità urbana ed extraurbana in tempo reale. Progetto sviluppato dal comune di Merano per conoscere in tempo reale ogni informazione utile sul transito degli auotobus. I dispositivi GPS installati sugli autobus inviano la posizione al sistema: i dati vengono successivamente salvati su banca dati spaziale e mostrati sulla mappa su base OpenStreetMap (fonte @PlanetGIS)

Matrice di confronto prodotti GIS


Su The Spatial Blog è in contemporanea sulla lista GFOSS è stata data notizia della disponibilità di una matrice di confronto tra diversi prodotti GIS.

Pur essendo molti i prodotti del mondo GIS, sia di natura proprietaria sia di natura open source, non è così facile trovare comparazioni (il più possibile “laiche” ….), che evidenzino differenze, lacune, punti di forza, per cui mi sento si segnalare questa iniziativa che, sebbene in work in progress e alla ricerca di contributi, rappresenta un buon punto di partenza.

Tra l’altro, nei commenti al post, viene riferito anche un foglio elettronico risultato di un lavoro di OSGeo (quindi con referenze …), dove i prodotti confrontati sono:

  • GRASS
  • QGIS
  • GeoDa
  • uDig
  • gvSIG
  • Idrisi
  • SAGA
  • JUMP
  • ILWIS
  • KOSMO
  • MapWindow GIS
  • ESRI ArcGIS
  • ERDAS Imagine
  • PCI Geomatica
  • ENVI

Science, Technology, Engineering, and Mathematics (STEM): e la Geografia?


ESRI ha pubblicato un interessante documento sulle relazioni (mancate) tra le componenti dell’acronimo STEM (Science, Technology, Engineering, and Mathematics), e la Geografia.

Nel post viene messo in evidenza come la geografia, o meglio la componente spaziale delle informazioni, in realtà tocchi ed influenzi ognuna delle componenti di STEM, e come accrescere questa consapevolezza, in particolar modo nelle generazioni più giovani, permetta di andare a formare in mdo più consapevole le future generazioni di decision makers.

Viene anche offerto un interessante pdf dal titolo Advancing STEM Education with GIS

Fonte: ESRI Insider

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The Economist premia i GIS


L’annuale premio Innovation Awards del prestigioso The Economist, per la categoria Computing and Telecommunications  quest’anno è stato assegnato a Jack Dangermond presidente ESRI e a John Hanke co-fondatore di Keyhole e ora nel manageement di Google. Un bel  riconoscimento per la tecnologia GIS che testimonia anche, qualora ce ne fosse ancora bisogno,  che non è più una nicchia di mercato.

GeoNews: ridurre le dimensioni del GeoJSON, Nokia HERE Maps, Linee guida per l’interoperabilità semantica attraverso i linked open data, ESRI acquista Geoloqui, tracciati record degli stradari e indirizzari, WhereCamp EU 2013 a Roma, GeoServer CSS module


Una breve raccolta eterogena di notizie raccolte sulla rete:

  • istruzioni su come ridurre le dimensioni del GeoJSON al fine di migliorare le prestazioni degli applicativi che sfruttano questo formato  di particolare interesse ad esmepio nel campo delle soluzioni su mobile. Cambiano le tecnologie, i protocolli ma i principi di base sono sempre gli stessi: ridurre il numero di vertici e la complessità delel geometrie allo stretto necessario e ridurre anche i dati associati ….
  • Nokia ha annunciato HERE Maps una soluzione di mapping free alternativo per IOS. E sembra essere la prima di una serie di novità che vanno da Firefox OS, il 3D e una piattaforma  di sviluppo per il mapping su Android
  • Pubblicate le Linee guida per l’interoperabilità semantica attraverso i linked open data. Il nuovo documento recepisce i commenti e i suggerimenti pervenuti nel periodo di consultazione pubblica, compresi quelli della Commissione Europea. Il testo fornisce i riferimenti necessari per le amministrazioni che intendono adottare meccanismi di interoperabilità semantica basati sul modello Linked Open Data
  • ESRI ha annunciato l’acquisto di Geoloqi una piattaforma  leader nei servizi di geocoding. Visto che già oggi ESRI offre servizi di geocoing in cloud, da questo acquisto c’è da aspettarsi  quindi evoluzioni nel breve – medio termine da parte del gigante di Redlands che sempre si più sembra spostarsi e posizionarsi nel mercato dei servizi di business (a tendere anche consumer magari non dirattamente ma alleandosi con qualche grosso attore di mercato ….)?
  • GEOforUS rende disponibili i link ai tracciati record degli stradari e indirizzari costruiti per il censimento della popolazione, abitazioni e edifici. Per quanto, come correttamente indicato che qusti possano poi essere modificati in quello che sarà la versione definitiva del progetto Anagrafe Nazionale Strade e Numeri Civici (ANSC)
  • Where CAMP EU 2013 si terrà a Roma dal 18 al 19 Gennaio 2013 presso  Porta Futuro, Via Galvani 108, 00153, Roma
  • OpenGeo ha annunciato un nuovo modulo per GeoServer per gestire gli sti dei layers usando i CSS

Fonti: Thematic Mapping Blog, GEOforUS, SlashGeo, OpenGeo

I servizi web cloud di Esri Italia si arricchiscono


I servizi web cloud di ESRI Italia si arricchiscono di nuove possibilità come pubblicato da GEOmedia.

Ai servizi standard che sono i seguenti:

  • Geocoding
  • Reverse geocoding
  • Lista Candidati
  • Routing (pedonale e veicolare) con inserimento di stop e barriere
  • Service Area (con distanze in linea d’aria o tempi di percorrenza)
  • Closest Facilities (con distanze in linea d’aria o tempi di percorrenza)

si andranno ad aggiungere:

  • CAP Zone: il CAP Zone di Poste Italiane è la banca dati geografica dei “poligoni territoriali” corrispondenti ai confini delle aree CAP per l’intero territorio nazionale
  • CAP Delivery Points: per ciascuna città viene fornito per ogni via il numero complessivo di civici e il numero di buche delle lettere che risultano attive dal punto di vista postale
  • CAP Professionals: è la banca dati alfanumerica del Codice di Avviamento Postale, fornita in formato MS Access 2000
  • CAP Street File: è lo stradario dei Capoluoghi di Provincia italiani
  • Liste Seguimi: liste seguimi è il “movers file” di Poste Italiane: il database con i dati di coloro che, a seguito di cambio di domicilio in via definitiva, hanno chiesto il reindirizzamento della loro corrispondenza attraverso il servizio Seguimi e hanno dato il consenso alla diffusione dei propri dati.

L’utilizzo dei servizi è regolato tramite il pagamento di un “fee” annuale corrispondente a un determinato numero di “credits”, che vengono scalati dal monte relativo al momento dell’utilizzo del servizio, in funzione della tipologia di funzionalltà utilizzata.

Fonte: Rivista GEOmedia.it

ESRI entra nel mondo GIS open source?

6 settembre 2012 1 commento

Qualche giorno fa è apparsa sulla rete la notizia che ESRI si presentava ufficialmente su Github con l’obiettivo di iniziare a mettere, e condividere, in modalità open source parte del proprio codice.

Quest’iniziativa sembra nascere, come primo risultato tangibile, della recente acquisizione da parte di ESRI di GeoIQ, news che ha suscitato un po’ di scalpore in quanto sembrava la classica notizia del “gigante” si mangia un “piccolo concorrente” scomodo con  l’obiettivo di farlo sparire.

Il tono dell’articolo, che è comparso su un blog ufficiale ESRI, sembra tuttavia pieno di aspettative e con obiettivi di mettere davvero in condivisione, anche ad attori esterni, parte del codice dei prodotti ESRI.

Sinora il gigante (nel panorama GIS), di Redlands ha sempre avuto un approccio per lo meno “personale” con l’open source reinterpretando (spesso a suo modo ……), negli anni passati il concetto e in ogni caso ad oggi gli unici prodotti open source che mi ricordo sono ArcGIS Editor for OpenStreetMap, l’estensione di ArcGIS per fare editing dei dati di OSM (non so dire quanto nella realtà utilizzata dalla comunità OSM), ed Esri Geoportal Server, e, se vogliamo, le ArcGIS Mapping API.

A dire il vero negli ultimi due – tre anni l’approccio sembra essere un po’ cambiato, in quanto lo stesso Jack Dangermond nelle interviste ufficiali (vedi ad esempio i Q&A in corrispondenza con le ESRI International User Conference), suggerisce ai progetti soluzioni tecnologiche “miste”, per fruttare al meglio caratteristiche e potenzialità sia delle soluzioni proprietarie (ESRI ovviamente), sia del mondo Open Source.

Ora sembra che i ragazzi di GeoIQ vogliano provare a dare un deciso cambio di direzione, facendo leva a sfruttando la loro esperienza e skill, per portare ESRI ad una maggiore partecipazione e contribuzione nell’open source, che vada al di là dell’ospitare codice sorgente offerto per lo più dagli utenti, come avviene nel mondo ArcScripts.

Sembrano anche essere consci che non sarà un lavoro nè facile nè veloce (” ….More of Esri’s code should and will be open sourced in the coming days, weeks, months, and years. Patience is needed, of course, but we’re on our way…..“), ma nel contempo sembrano essere altrettanti decisi a perseguire questa strada.

Come strumento per la condivisione e la collaborazione, sia interna sia esterna (“ …..We want Esri developers to  have faces, be active on Github, and work more closely with those outside the company. .. ,“) hanno scelto Github sui cui quindi progressivamente  dovremmo vedere la centralizzazione del software open source ESRI.

La presenza di ESRI su Github si concentra su due account separati (non se ne capisce bene il senso ma tant’è …..),  http://github.com/esri e http://github.com/arcgis dove il primo ospiterà codice software più interessante e generico  rivolto anche ad una comunità “non GIS” o non strettamente GIS come esempi di visualizzazione o di scripting, mentre il secondo si concentrerà sul codice software più legato alla piattaforma ArcGis come templates ArcGIS Online ed estensioni per ArcGIS Dektop.

Siamo di fronte ad un cambio “epocale” che potrebbe davvero portare nel prossimo futuro un nuovo attore nel campo  dell’open source nel mondo GIS oppure si tratta di una mera operazione di facciata? Come si dice … ai posteri  l’ardua sentenza !!!

Sicuramente una mera operazione di marketing, una nuova reinterpretazione del concetto di open source, una  riproposizione di cose già viste (ArcScripts … ), potrebbero essere solo dei pericolosi boomerang, anche di immagine, e non porterebbero ad alcun risultato positivo.

Se invece ESRI avesse deciso di rivedere davvero le proprie politiche in tal senso sicuramente ne ha tutte le capacità,  skill,  konw-how e potenzialità tecnologiche per giocare un ruolo attivo in questi campi.

Vista l’offerta via cloud della propria piattaforma ArcGIS Online (sia direttamente attraverso ESRI ma anche con la recente  possibilità di poter  sfruttare la soluzione ArcGIS Online for organizations direttamente da altri attori), e viste le modalità
di utilizzo della stessa via API tecnologiche diverse, sicuramente ESRI vorrà affiancare ai tradizionali mercati del GIS Desktop e Server quello nuovo del GIS offerto come SaaS con in mezzo, come fruitore, il mondo mobile che si va sempre più estendendo. GIS SaaS e GIS mobile nei prossimi anni hanno sicuramente numeri di crescita, in termini di volumi, superiori a quelli del mondo GIS tradizionale (desktop e server)

Potrebbe essere che ESRI qui voglia adottare dei modelli di business diversi: un possibile approccio potrebbe essere quello adottato da Google stessa, offrire liberamente uno strato di API leggere, efficaci e potenti ma mantenere un presidio forte (e ben stretto …), sul core funzionale del proprio sistema.

Ovviamente, opinione personale … staremo a vedere!

ESRI User Conference 2012: i primi video della sessione plenaria


Sono stati pubblicati i primi video della sessione plenaria di apertura della ESRI User Conference 2012.


Fonte: ESRI

Categorie:Conferenze, ESRI Tag:,

ESRI UC 2012: Q&A con Jack Dangermond (tra il serio e faceto …..)


Ci siamo! Anche quest’anno all’approssimarsi della ESRI International User Conference di San Diego (23 – 27 Luglio 2012), è stato pubblicato il consueto documento di Questions & Answers con Jack Dangermond CEO di ESRI.

In questo documento sono riassunti i principali temi che caratterizzeranno la conferenza e quindi è un buon modo per avere una, seppur generalizzata, visione completa delle cose che in quella sede saranno presentate e di quelle che sono, e saranno, le linee di evoluzione della tecnologia del maggiore produttore mondiale di GIS commerciale.

Quest’anno, a differenza dei precedenti, praticamente in contemporanea, è però apparsa anche una sua interpretazione “critica” ma autorevole, visto che è stata pubblicata da uno dei blogger più autorevoli su tematiche GIS, James Fee (probabilmente un po “piccato” dalla recente acquisizione di GeoIQ da parte di ESRI stessa).

E’ quindi possibile avere una lettura ed una interpretazione completa, sentendo quindi anche voci critiche, delle novità presentate da ESRI.

Buona lettura!

Fonte: All Points Blog, Spatially Adjusted