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Archive for novembre 2012

SpatiaLite su Android: disponibile!


Dopo averlo anticipato a Torino nel corso del GFOSS 2012, da oggi è disponibile SpatiaLite per Android !!

Questa distribuzione binaria si basa su SpatiaLite  3.0.1 (include anche PROJ 4.7.0 e GEOS 3.2.2), ed è rilasciata con licenza LGPLv3.

A questo punto esiste quindi una possibilità concreta di avere un vero e proprio RDBMS con estensione spaziale a disposizione per gli sviluppi su mobile. E questa possibilità è completamente open source.

Considerando questa notizia nel contesto in cui lo stesso SpatiaLite è stato individuato come soluzione per l’implementazione del nuovo standard OGC GeoPackage (GPKG) (il nuovo standard dovrebbe uscire nella sua versione definitiva a fine 2012 / inizio 2013 …. ), le prospettive sono quanto mai interessanti e rappresenta quindi una grande opportunità.

Fonte: GFOSS.it

Mappe e Open Data del Comune di Vicenza: un esempio interessante

23 novembre 2012 3 commenti

Oggi è apparso su GeoFunction un interessante post che illustra il SIT del Comune di Vicenza e il relativo portale degli Open Data del Comune di Vicenza.

A prima vista può sembrare l’ennesimo annuncio, oramai un SIT web di una P.A non fa quasi notizia e anche dei portali degli open data un po’ ci stiamo facendo l’abitudine: in questo caso però i due progetti hanno delle caratteristiche che meritano una menzione speciale.

Vediamo prima il SIT:

  • prodotto informatico sviluppato in house con il supporto del software libero open source:
    • LINUX
    • DEBIAN LINUX SERVER
    • APACHE
    • POSTGRESQL
    • MAPSERVER
    • OPENLAYERS
    • PHP
  • utilizza come mappa di sfondo OpenStreetMap a cui il Comune di Vicenza, nel 2009, in un’ottica di “open data”, ha messo a disposizione i propri dati cartografici
  • consente di conoscere gli estremi catastali associati al proprio numero civico, il percorso di ogni via e tutti i suoi civici
  • di un’area selezionata si possono conoscere i dati demografici, la toponomastica e la rete geodetica

Sul portale degli open data:

  • i dati del territorio sono resi disponibili in formato ESRI shapefile
  • sono resi disponibili, tra gli altri, i livelli informativi Edifici e Numeri Civici direttamente come shapefile (finalmente!)
  • sono resi disponibili tutti gli istituti scolastici georiferiti (finalmente!)
  • sono resi disponibili i pubblici esercizi, il commercio fisso e le farmacie georiferite (finalmente!)

Fonte: GeoFunction

GeoNews: ridurre le dimensioni del GeoJSON, Nokia HERE Maps, Linee guida per l’interoperabilità semantica attraverso i linked open data, ESRI acquista Geoloqui, tracciati record degli stradari e indirizzari, WhereCamp EU 2013 a Roma, GeoServer CSS module


Una breve raccolta eterogena di notizie raccolte sulla rete:

  • istruzioni su come ridurre le dimensioni del GeoJSON al fine di migliorare le prestazioni degli applicativi che sfruttano questo formato  di particolare interesse ad esmepio nel campo delle soluzioni su mobile. Cambiano le tecnologie, i protocolli ma i principi di base sono sempre gli stessi: ridurre il numero di vertici e la complessità delel geometrie allo stretto necessario e ridurre anche i dati associati ….
  • Nokia ha annunciato HERE Maps una soluzione di mapping free alternativo per IOS. E sembra essere la prima di una serie di novità che vanno da Firefox OS, il 3D e una piattaforma  di sviluppo per il mapping su Android
  • Pubblicate le Linee guida per l’interoperabilità semantica attraverso i linked open data. Il nuovo documento recepisce i commenti e i suggerimenti pervenuti nel periodo di consultazione pubblica, compresi quelli della Commissione Europea. Il testo fornisce i riferimenti necessari per le amministrazioni che intendono adottare meccanismi di interoperabilità semantica basati sul modello Linked Open Data
  • ESRI ha annunciato l’acquisto di Geoloqi una piattaforma  leader nei servizi di geocoding. Visto che già oggi ESRI offre servizi di geocoing in cloud, da questo acquisto c’è da aspettarsi  quindi evoluzioni nel breve – medio termine da parte del gigante di Redlands che sempre si più sembra spostarsi e posizionarsi nel mercato dei servizi di business (a tendere anche consumer magari non dirattamente ma alleandosi con qualche grosso attore di mercato ….)?
  • GEOforUS rende disponibili i link ai tracciati record degli stradari e indirizzari costruiti per il censimento della popolazione, abitazioni e edifici. Per quanto, come correttamente indicato che qusti possano poi essere modificati in quello che sarà la versione definitiva del progetto Anagrafe Nazionale Strade e Numeri Civici (ANSC)
  • Where CAMP EU 2013 si terrà a Roma dal 18 al 19 Gennaio 2013 presso  Porta Futuro, Via Galvani 108, 00153, Roma
  • OpenGeo ha annunciato un nuovo modulo per GeoServer per gestire gli sti dei layers usando i CSS

Fonti: Thematic Mapping Blog, GEOforUS, SlashGeo, OpenGeo

Perché il Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali arrivi …

21 novembre 2012 2 commenti

Anche questo blog aderisce alla campagna lanciata da TANTO per la diffusione della conoscenza del Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT) e lo fa con questo post e con l’esposizione del odog ufficiale di RNDT in home page.

Il Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali è lo strumento per ricercare, attraverso i metadati, i dati territoriali – e relativi servizi – disponibili presso le Pubbliche Amministrazioni, per valutarne l’idoneità allo scopo e ottenere le opportune indicazioni sulle loro condizioni di accesso e utilizzo.

L’RNDT è il primo esempio di catalogo dell’informazione geografica digitale in Italia: lo strumento è stato formalmente istituito nel 2005 (articolo 59 del Codice dell’Amministrazione Digitale). Trascorsa la fase di progettazione e realizzazione, superata quella di sperimentazione, dai primi mesi del 2012 l’RNDT è in esercizio: l’ultimo rapporto (ottobre) riporta che sono documentati più di duemila dataset e servizi; hanno inserito informazioni tre organi centrali, due autorità di bacino, nove regioni, quattro province e un comune.

L’RNDT, insomma, sta muovendo i primi passi: occorre dargli sostegno e visibilità! Ed ecco chi, oltre a questo blog, lo sta facendo (ad oggi ….):

Per avere un elenco aggiornato fate riferimento al post di TANTO o direttamente sul sito di RNDT.

Fonte: TANTO

GFOSS 2012 e OSMit 2012: un breve resoconto

18 novembre 2012 2 commenti

Ecco un breve resoconto della tre giorni torinese di GFOSS 2012 e OSMit 2012 a cui ho avuto modo di partecipare.

Molti partecipanti (oltre 170 iscritti ….), interventi interessanti, un buon “fervore” sulle tecnologie GIS open source.

Nel mondo del GIS desktop direi che praticamente tutte le presentazioni hanno fatto riferimento a QGIS con la quasi totale assenza di altri attori (ricordo forse una presentazione che citava gvSIG, nessuna menzione di soluzioni alternative quali Udig o altri ancora. Anche l’utilizzo di GRASS, pur presente in diverse presentazioni, avviene spesso mediato da QGIS): viene quindi confermata la tendenza che vede QGIS una sorta di must de facto in questo campo.

Per il tier rappresentato dal livello data base questo è ampiamente coperto da POSTGIS. Rientra logicamente in questa categoria SQLite anche se gioca un ruolo leggermente diverso e per il quale di prefigura un possibile nuovo utilizzo.

A livello di soluzioni server enterprise la presenza più significativa è invece stata quella di GeoServer, anche se in una presentazione è stato citato QGIS Server come soluzione adottata.

Sul fronte mobile mi sarei aspettato una maggior numero di interventi di natura tecnica (soluzioni, framework , ecc … ), mentre ricordo solo un paio di interventi, uno di Alessandro Furieri, di inquadramento generale e più orientato agli standard OGC da usare su soluzioni mobile, e uno di Andrea Antonello (molto interessante), sull’evoluzione del mobile negli anni e della piattaforma mobile con accenno a GeoPaparazzi. Lo stesso QGIS per Android è stato dichiarato segnare un po’ il passo.

Completamente assenti invece presentazioni o accenni alle soluzioni cloud che invece si stanno affacciando anche sul mondo GIS: non le usa ancora nessuno in Italia? Possibile?

Anche se non sono riuscito a seguire tutte le presentazioni provo a riassumere e riportare alcune delle cose più interessanti, ovviamente a mio personale giudizio.

Uno dei primi interventi è stato quello relativo a QGIS di Paolo Cavallini che ha illustrato oltre alle caratteristiche già note del prodotto, quelle che saranno le prossime news e anche delle anticipazioni su caratteristiche funzionali future. A livello di news abbiamo:

  • possibilità di usare scale di colore sia per dati vettoriali sia per dati raster
  • una ristrutturazione della modalità di trattare i dati raster
  • ricampionamento dei raster
  • potenziamento della console Python
  • integrazione di Atlas per fare serie di mappa
  • miglioramento del  supporto standard OGC

Per il futuro invece:

  • ristrutturazione simbologie
  • completamento etichette
  • ristrutturazione sito e documentazione
  • miglioramento integrazione SEXTANTE
  • 3D Globe
  • accesso ad ORACLE nativo
  • WFST per QGIS Server
  • supporto multithread

E’ confermato un rallentamento sulla parte QGIS per Android.

Anche la presentazione di Andrea Aime su GeoServer ha illustrato quelle che saranno le future evoluzioni del prodotto e precisamente:

  • introduzione di linguaggi di scripting quali Python, Ruby, ecc .. per il  WPS
  • la possibilità di usare un solo geoserver per servizi diverse organizzazioni, enti, divisioni aziendali
  • supporto png 8 con canale alpha: immagini più piccole ma di qualità, come con il formato png24
  • supporto time ed elevation
  • rendering transformation: calcolo isolinee o heat maps fatte al volo durante il rendering
  • miglioramenti integrazione con GeoWebCache
  • supporto del WFS 2.0 (standard INSPIRE)  e supporto paginazione
  • supporto XSLT
  • chiamate asincrone su WPS

Si sta già lavorando sulla release 2.2.3 in cui si avranno:

  • Aggancio per autenticazione: LDAP o base dati e supporto diversi sistemi di autenticazione (CAS)
  • Configurazione di GeoServer  su database
  • GoeWebCache: possibilità di clustering
  • Catalogue server in geoserver

Nel futuro ci sono ipotesi di:

  • Supporto WCS 2.0
  • Supporto NoSQL DB

A livello di presentazioni di natura tecnologica interessante quella di Francesco Izzi del CNR su GeoPlatform, progetto nato nel 2010 e disponibile su github costituito da un client basato su GWT e uno strato di servizi Java. Al momento è alla versione 1.5.

Alessandro Furieri nel corso della sua presentazione ha annunciato che per l’implementazione del nuovo standard OGC GeoPackage (GPKG) la scelta è caduta su SpatiaLite e questa è sicuramente la notizia tecnologia di maggior interesse in prospettiva (il nuovo standard dovrebbe uscire nella sua versione definitiva a fine 2012 / inizio 2013)

A livello di presentazioni relativi a progetti sicuramente da citare è stato l’intervento di ISTAT a cura di Francesco Di Pede dal titolo “Censimento 2011: dal dato areale al dato puntuale. Numeri civici, edifici e popolazionein cui è stata messa enfasi sull’Anagrafe Nazionale delle Strade e Numeri Civici di sui tanto si sta parlando sul web in questo periodo. Sono stati presentati interessanti esempi di casi d’uso reali di questi  e altri dati georiferiti in possesso dell’ISTAT (vie, edifici, civici, ecc …). Purtroppo continua a  non essere chiarissimo quali, quanti e in quale modalità i dataset saranno resi disponibili, quindi se open data o meno.

Altra presentazione di progetto interessante è stata quella di Corrado D’Alessandro dal titolo Settimo Torinese con l’open source ottimizza la conoscenza del territorio. Il progetto è stato realizzato completamente con tecnologie open source e precisamente:

  • Postgis 2.0
  • QGIS Server 1.8
  • OpenLayers in QGIS client
  • GeoExt 3
  • PHP

La palma del miglior progetto presentato però mi sentirei di darla a quella de “Il portale delle reti tecnologiche di Regione Lombardia: un esempio di tecnologia aperta per la condivisione di informazioni e dati sulle reti tecnologiche” (rif. http://www.ors.regione.lombardia.it/cm/home.html  e http://195.254.250.104/gisclient/intro.php?topic=generic ), non tanto per la parte tecnologica, quanto per la completezza delle informazioni che sono rese disponibili dal progetto e consiglio chi interessato di provare a dargli un’occhiata.

Molto interessante anche il lavoro di ARPA Piemonte su “Acquisizione di misure nivologiche manuali georiferite tramite social media”, con un interessante utilizzo di Ushahidi, replicabile anche in altri contesti.

Nella giornata dedicata ad OSMIt le presentazioni più interessanti sono state quelle relative a:

  • Geographike che utilizza OSM per fare business con una replica della base dati di OSM per l’Italia aggiornata giornalmente (modalità documentata sul wiki di OSM). Le tecnologie usate sono POSTGIS come data base, Mapnik integrato con MapProxy per la distribuzione delle tiles: la documentazione tecnica è stato dichiarato che sarà resa pubblica.
  • Controllo dell’ortografia dei nomi delle strade realizzato da Daniele Forsi e disponibile via web www.forsi.it/osm/

OpenStreetMap: la mappa delle strade senza nome


E’ disponiile una mappa di OSM che permette di evidenziare quali sono i tratti stradali privi di nome.

Decisamente utile per migliorare la qualità dei dati di OSM!

Fonte: Blog di OpenStreetMap

Categorie:Open Data Tag:

Geometry Clipping Contest: quando non valgono “solo i numeri ….


Recentemente sul web sono apparsi diversi post su un confronto inizialmente tra QGIS e ArcGIS che si è poi man mano allargato ad altri strumenti (sia proprietari sia open source), partendo sempre dagli stessi dati.

Per chi è  interessato ai numeri (anche se con relativa attendibilità, visto che non sempre sono resi disponibili le specifiche hardware), suggerisco di leggere il seguente post compresi i commenti in cui vengono fornite ulteriori informazioni, in particolare quelli relativi a JGrass e SpatiaLite.

La cosa più interessante tuttavia non sono i numeri “secchi” bensì le considerazioni che sono riportate sia da Martin Davis sia da Alessandro Furieri (che tra l’altro sottolinea come in queste prove non siano state coinvolte ocnsiderazioni sull’uso di un data base per ospitare i dati ….): quasi tutti gli strumenti open source utilizzano JTS o la sua trasposizione in C++ che è GEOS e quindi i risultati che sono misurati sono in realtà la misurazione dell’efficienza e scalabilità dello stesso algoritmo che sta alla base delle due implementazioni.

A conferma di ciò è proprio uno dei risultati riportati, quello più eclatante in termini di prestazioni: la prova fatta con jGrass su Amazon AWScon 32 core, impiega solo 25 secondi !!

Fonte: Lin.ear th.inking

I servizi web cloud di Esri Italia si arricchiscono


I servizi web cloud di ESRI Italia si arricchiscono di nuove possibilità come pubblicato da GEOmedia.

Ai servizi standard che sono i seguenti:

  • Geocoding
  • Reverse geocoding
  • Lista Candidati
  • Routing (pedonale e veicolare) con inserimento di stop e barriere
  • Service Area (con distanze in linea d’aria o tempi di percorrenza)
  • Closest Facilities (con distanze in linea d’aria o tempi di percorrenza)

si andranno ad aggiungere:

  • CAP Zone: il CAP Zone di Poste Italiane è la banca dati geografica dei “poligoni territoriali” corrispondenti ai confini delle aree CAP per l’intero territorio nazionale
  • CAP Delivery Points: per ciascuna città viene fornito per ogni via il numero complessivo di civici e il numero di buche delle lettere che risultano attive dal punto di vista postale
  • CAP Professionals: è la banca dati alfanumerica del Codice di Avviamento Postale, fornita in formato MS Access 2000
  • CAP Street File: è lo stradario dei Capoluoghi di Provincia italiani
  • Liste Seguimi: liste seguimi è il “movers file” di Poste Italiane: il database con i dati di coloro che, a seguito di cambio di domicilio in via definitiva, hanno chiesto il reindirizzamento della loro corrispondenza attraverso il servizio Seguimi e hanno dato il consenso alla diffusione dei propri dati.

L’utilizzo dei servizi è regolato tramite il pagamento di un “fee” annuale corrispondente a un determinato numero di “credits”, che vengono scalati dal monte relativo al momento dell’utilizzo del servizio, in funzione della tipologia di funzionalltà utilizzata.

Fonte: Rivista GEOmedia.it

Wired ha completato la campagna #scuolesicure


Wired ha completato la campagna #scuolesicure (già citrata in un precedente post)

Il progetto offre una mappa interattiva con oltre 50mila edifici (ogni scuola può avere più di un edificio) che rappresenta una risorsa unica in Italia.

Riporto alcuni dei passi più importanti del post:

  • sulle oltre 20mila scuole a rischio sismico (quasi metà delle 45mila scuole italiane), meno di una su dieci è stata verificata e solo per una frazione di queste, in Abruzzo e Lazio, sono stati pubblicati i rispettivi indici di rischio
  • quasi nove milioni di italiani (studenti, insegnanti e personale non docente)  frequentano questi edifici ogni giorno
  • quali scuole siano state verificate e i relativi costi  sono resi disponibili come open data (licenza Creative Commons BY-SA 3.0)

Grande e utile  lavoro! Sarebbe ottimale se fosse possibile rendere open data anche la georeferenziazione delle scuole o degli edifici scolastici così da evitare, per voler riusare i dati, di dover rigeoriferire le scuole partendo dagli indirizzi ogni volta.

Fonte: Wired.it

 

OpenLayers 3: ecco la roadmap!


Nel post in cui annunciavo il call for funding di OpenLayers 3 sottolineavo che non veniva fornita alcuna roadmap.

Bene, ora ci siamo, eccola direttamente da Tim Schaub, CTO di OpenGeo !

Fonte: Thomas gratier

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